martedì 26 luglio 2011

Desideravo evaporare

Una volta dentro, ho sentito l’impellente bisogno di un posto dove sedermi. Ho individuato un divanetto a L. La parte corta della struttura era libera e abbastanza larga per ospitare sia la borsa che la felpa. Avevo sperato in una sistemazione più “indipendente” ma, superato il blocco mentale della vicinanza forzata con sconosciuti, mi ci sono avventata.
Desideravo evaporare insieme ai miei vestiti.  L’aria densa del locale non aiutava. Dalle casse la musica penetrava direttamente nello stomaco e nel cervello: quella notte avrei condiviso il letto con un molesto fischio monocorde appollaiato sul cuscino vicino al mio orecchio. Intorno a me pascolavano personaggi con l’occhio da cacciatore e la paura della preda. Al solito mi sentivo fuori posto, e per giunta senza principe azzurro.
Il fatto che fisicamente non sia messa male mi metteva addosso la sensazione di essere un agnello sacrificale alla mercé di un prevedibile destino. Avrei dovuto pensare al trucco completamente sfatto, invece mi ero isolata in un mondo parallelo, a rimuginare su minacciosi coltelli rituali!
Al secondo cuba libre ero ancora piuttosto fradicia. La mia schiena aderiva attraverso vari strati di stoffa allo schienale in pelle. Gli slip sembravano l’unico indumento a essersi salvato. Il vero fastidio erano le gambe dei pantaloni che, nella zona dei polpacci erano diventate un tutt’uno con la carne. I calzini non ce l’avrebbero fatta a superare la nottata.
Il bancone veniva ciclicamente sommerso dalla marea umana in cerca di benzina per il fisico e lo spirito. In un momento di riflusso ho scorto K%. Il problema era la persona con cui stava parlando.

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13 commenti:

  1. saluto fumoso! Interessanti le cose che racconti! :)
    smok!

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  2. ho dovuto cominciare dall'inizio per capire. Strana scelta. Per te, che non rifletti solo con te stessa ma in qualche modo cerchi nell'anonimato un confronto personale con altri. Per me, che se da un lato riconosco incredibili sorellanze dall'altro mi sento sporca come un vojeur, a spiare storie altrui che non sono romanzo ma vita.
    Ci devo riflettere. Al momento non ho risalito l'intera catena, ho letto solo il primo e l'ultimo post. Pudore? Io forse non l'avrei fatto. O magari ho cominciato due anni fa e, ben nascosta tra pentole e libri, non me lo sono ancora detto.
    Ma ti serve avere lettori? Ti serve pure una come me?

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  3. Smettila di farti di cuba libre e dicci come va a finire!

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  4. Come altri anche io ho dovuto cominciare dall'inizio per capire. E forse non ho nemmeno capito bene, comunque mi piace leggerti e perciò continuerò a farlo e siccome non ti avrei trovata, grazie per essere passata da me. Come avrai visto io non ho problema a farmi vedere, quindi mi conosci. Anyway, apprezzo molto la tua immagine, sotto forma di piccola e voluttuosa banana!
    Tanto che mi piacerebbe che tu ti mettessi fra i miei FOLLOWERS (te lo scrivo maiuscolo, tanto per). Io ovviamente, con la mia faccia, figuro tra i tuoi da adesso.
    Carla Emilia
    Alla prossima

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  5. Scrivi davvero molto bene!! Un abbraccio e buonissima serata

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  6. @Madoka: anche per me! E' stato MOLTO interessante! :)
    @smoky: smak!
    @acquaviva: hai presente lo stato di chi scrive un diario e quasi quasi spera che i genitori prima o poi leggano quello che non osa dire in faccia? Ben vengano i lettori esterni, fanno parte del gioco, ma se mi chiedi se "mi servono" direi che farei a meno dei vari "grazie per aver commentato" (come se avessi fatto beneficenza!).
    @arbanella: posso permettermi di rendere pubblici gli affari miei proprio perchè sono una sconosciuta... E' un barbatrucco!
    @Cerex: Se penso al gusto di recuperare con la cannuccia lo zucchero in fondo al bicchiere... :P
    @marifra79: assorbo anche l'acqua molto bene! :P
    @luanda: idem!

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  7. Alcune tue risposte sono davvero fantastiche!!soprattutto la storia della beneficenza...ma più di tutti, chi vorresti leggesse il tuo diario ?
    Eve

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  8. @Eve: non è facile rispondere, perchè cambio spesso opinione sull'argomento! Diciamo che fino a poco tempo fa avrei voluto leggerlo insieme a Y tra un vent'anni abbondanti. Ora ti risponderei che vorrei essere io l'unica lettrice, tra trenta.

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  9. Splendida meravigliosa risposta.
    Eve

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  10. mi è piaciuto moltissimo, sintesi e fotografia letteraria perfetta....

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