venerdì 28 ottobre 2011

Un orgasmo

Hai parlato quasi sempre tu, mentre io restavo a guardarti inebetita. La tua sola presenza bastava a stordirmi, eri (sei) tutto quello di cui avevo (ho) bisogno.
Non hai citato casa nostra, ora hai il tuo mondo di storie e di illusioni dove rifugiarti. Roba che covava da tempo, che forse fa un salto di qualità. Ora che so dove sei, e che non sei ostile, so di poter tornare ogni tanto a dare un'occhiata a questo tuo mondo.
Ho cercato di essere lucida, quasi distaccata. Ho provato a controbattere ad argomenti su cui non ero d'accordo. Ma una parte di me, quella meno razionale, assorbiva ogni dettaglio del nostro incontro e mi faceva emozionare con le sensazioni dei nostri ricordi più belli.
Ci sono tonnellate di pensieri che non sono ancora riuscita a condividere con te, Y. Una parte è scritta nei post pubblicati. Tutto il resto uscirà dalla mia bocca, a suo tempo, parola per parola.

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8 commenti:

  1. Parole d'amore!
    è bello riuscirsi a esprimesri con le parole, ti invidio:)

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  2. E che senso avrà ?
    ...che senso ha farti del male cosi ?.. :-(
    ci sono passata e ti dico che non alcun senso, proprio nessuno, noi donne siamo incapaci di essere semplicemente fiere di ciò che abbiamo perso, e lasciarlo andare dove vuole, con chi vuole. Ostinatamente ci aggrappiamo al dolore.
    Non siamo mai quelle che eravamo ieri, e neppure lui lo è, ogni giorno è cambiamento... Dobbiamo sforzarci di cambiare e di essere in pace.. Tutto ciò che è stato non è andato perduto, e tutto ciò che sarà è un dono prezioso...

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  3. Ti leggo spesso.Secondo me,scrivi molto bene.Non so se quella che racconti sia una tua esperienza personale,e se è così, è probabile che mi sia perso qualcosa per strada.Però hai un talento, e penso sia bene capire se scrivi così solo grazie al dolore o saresti in grado di scrivere in questo modo anche in circostanze diverse.Varrebbe la pena provarci.Spero tu possa perdonare la mia franchezza.

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  4. Nei rapporti personali ci deve essere scambio. Nel caso questa mancanza di ascolto da parte dell'altro continui, è meglio iniziare a stare attenti.

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  5. @ Blackswan.

    Scrive molto bene, punto.

    Il dolore può essere un pretesto.
    Un dolore non rende bella una scrittura.
    Semmai una buona scrittura rende meno brutto un dolore.

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  6. @giuseppe manzoli: :*!
    @Maria: pensa esprimersi a rutti!!
    @SabSilviaGriff: aggrapparsi al dolore... tremendamente vero...
    @Blackswan: provo a scrivere a testa in giù! :P
    @Darklili: tendo le orecchie!
    @il pesce volante: wow, concordo!

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  7. Mi ritrovo molto in questo post. Come la parte razionale ci faccia vedere qualcosa, mentre il cuore mostra tutt'altro.

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